Un buon trattamento antitarlo per sedie permette di proteggere la struttura e il design delle sedute in legno. I mobili lignei, infatti, di tanto in tanto possono divenire bersaglio di tarli che scavano cunicoli e depositano le uova in interstizi e parti coperte della mobilia. In particolare, le uova schiudono in 3/4 settimane e le larve possono “rodere” il complemento di arredo per molto tempo. Vediamo come procedere per debellare questi insetti così ghiotti di legno attraverso l’uso di permetrina, siringa e pennello.
Come fare un buon trattamento antitarlo per le sedie
Partiamo col dire che le sedie vengono colpite in minor misura dai tarli rispetto a tavoli, credenze, armadi e altri arredi in legno.
Una sedia, infatti, viene usata molto più spesso di altri arredi che tendono invece a rimanere fermi nelle loro posizioni e quindi a diventare dei target più comodi per gli insetti.
In ogni modo, la prima fase di un buon trattamento antitarlo per le sedie consiste nell’ispezione. La seduta infatti dovrà essere ispezionata da cima a fondo per scovare i buchetti e i mucchietti di legno (rosume).
Una volta individuati i fori sarà necessario dirigere un fascio di luce al loro interno per vedere se sono vecchi, ovvero più scuri, o più recenti, ovvero più chiari. A questo punto sapremo con certezza quali sono le zone che richiedono di essere maggiormente interessate dal nostro trattamento antitarlo.
L’applicazione del prodotto antitarlo
Per il trattamento vero e proprio è consigliato l’uso di un prodotto a base di permetrina. Si tratta di un insetticida atossico per l’uomo, inodore e incolore.
La permetrina inoltre non lascia macchie sui tessuti e quindi si lascia usare molto bene anche su mobili imbottiti o tappezzati. In un buon antitarlo la percentuale deve oscillare tra lo 0,2 e lo 0,4%.
In ogni modo, per la sua applicazione è sempre bene usare guanti, occhialini protettivi e operare in un ambiente arieggiato.
A questo punto è possibile scegliere se usare la siringa, iniettando il prodotto in profondità dei fori che sappiamo essere “attivi”, oppure trattare l’intera sedia con l’ausilio di un pennello.
Altri scelgono di applicare il prodotto con l’utilizzo di una bomboletta spray, mentre altri ancora creano una sorta di “camera a gas” ricoprendo la seduta con un telo di polietilene.